Luís Paulo Gomes

Credo fosse un sogno. Come tutti questi ritratti Next (F9), semplici sogni. Ma quello era uno di quei sogni da morire di felicità. Più onirico, più salvifico che mai. Luís Paulo Gomes (facebook) mi dà appuntamento davanti alla cupola dell’incredibile museo nazionale di Brasilia (Brasile), città meravigliosa costruita in mille giorni, un museo progettato da Oscar Niemeyer. Anche arrivando con trenta minuti di anticipo per lasciarmi ispirare dai luoghi, lo vedo, è già lì. Per lasciarmi ispirare dai luoghi, mi dice. Accende una sigaretta, il vento fa ondeggiare i suoi capelli di media lunghezza, iris rossi volano come fiocchi di neve. Mi osserva senza parlare, senza sorridere, poi guarda il museo, poi mi osserva di nuovo. Dunque è lei l’autore di «La tentazione del latte e del miele»? L’ho adorato. Dunque è lei Patrick Lowie? mi chiede con uno sguardo dubbioso a metà tra inquisizione e dolcezza. Dicono che sia uno specialista di sogni. È vero? Si avvicina e al momento di stringermi la mano, lo vedo impallidire. Dopo un lungo silenzio: L’ho chiamata, l’ho fatta venire fin qui per risolvere un enigma. Mi segua. Colpito dal suo atteggiamento, dalla sua bellezza, dal suo sguardo, dal vento, dal suo corpo, dal fumo della sigaretta che usciva dalla sua bocca, dai palazzi, dal cielo, dalle nuvole, pensavo improvvisamente alla mia vita, a tutta la mia vita e non volevo perdonarmi per aver perso la speranza di vivere un momento così semplice e al tempo stesso sublime.

Lo seguo nella sua ombra, a meno di un metro di distanza da lui, lui si volta di tanto in tanto per accertarsi che ci sia ancora. Entriamo in un edificio poco lontano, la biblioteca nazionale, anche questa progettata da Oscar Niemeyer, schiaccia la sigaretta in un posacenere a forma di bocca, con decisione, non si volta più, sale a piedi le centinaia di piani in cemento, costeggia i muri, con decisione, penetra in un corridoio ricolmo di libri a destra e a sinistra, si ferma di colpo, fa una pausa, riprende fiato, Luís Paulo Gomes sa esattamente cosa vuole mostrarmi, allunga il braccio, prende il libro. Ecco il libro che sta per scrivere e che farà di lei uno scrittore di fama mondiale. Ora glielo faccio vedere al rovescio perché siamo in un sogno, ma la aiuterò io a scriverlo. Sarò la sua musa, non ha altra scelta. I nostri incontri notturni avverranno in un bosco sacro non lontano da qui. Le detterò quello che dovrà scrivere. Il nervo sciatico vibra come la corda di un contrabbasso. Il libro che non avevo ancora scritto era lì, fra le mie mani. Non è per questo che l’ho invitata. Questo libro non è un enigma, è nell’ordine delle cose. So che ciò non le interessa ma è il suo destino. Allenti la presa, creda nel successo, non sarà una gabbia ma una liberazione. Camminiamo lungo l’Asse monumentale. Incontriamo decine di persone e di robot, lui ogni volta chiude gli occhi e inspira profondamente, come se volesse entrare in contatto con il mondo, in cerca di un profumo. Mi parla della sua vita, del suo desiderio di diventare attore, di fare teatro, cinema.

Traduzione : Irene Seghetti